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2018: 22 luglio (Recensione breve)

22 luglio (Film guardabile)
(22 july)
Norvegia, Islanda, Stati Uniti, 2018, Politico sociale, Drammatico, 143 min

Regia: Paul Greengrass
colonna sonora: Sune Martin   
montaggio: William Goldenberg    
fotografia: Pål Ulvik Rokseth

sceneggiatura: Paul Greengrass ; dal romanzo di Åsne Seierstad

Attori: Anders Danielsen Lie, Jon Øigarden, Lars Arentz-Hansen, Tommy Hyving
Uscita in Italia: 10 ottobre 2018


Trama: Il 22 luglio 2011, 77 persone sono morte a causa di un doppio avvenuto ad oslo e nell'isola di Utoya in Norvegia. L'attentato è stato eseguito da un uomo solo, di estrema di destra, Anders Breivik, che dice di far parte del nuovo ordine dei Templari, impegnato in una nuova crociata contro l'islam.


Recensione:  Greengrass da fin da subito l'impressione di temere l'esplosività della vicenda che racconta, proprio perché la tematica è davvero un nervo scoperto nell'opinione pubblica. Le ragioni dell'estrema destra difatti sono spesso veicolate dalla stessa stampa democratica alla ricerca di notizie eclatanti e d'effetto e che hanno una presa emozionale e "di pancia" sul pubblico. Siamo difatti distanti anni luce dalla regia nervosa che caratterizzava Bloody sunday. Proprio per questo motivo il progetto sembra essere quasi disinnescato a livello visivo, niente dell'attentato e della strage sembra essere suscettibile di diventare davvero iconico, soprattutto se paragonato con progetti come  Polytechnique di Denis Villeneuve e Elephant di Gus Van Sant. Breivik più che un sedicente leader sembra essere una comparsa del film, mentre scopriamo che il vero protagonista del film è un ragazzo vittima della carneficina. Al centro di 22 luglio non c'è difatti la strage, ma la carne macellata, ovvero la salute della democrazia occidentale. Le istituzioni hanno gli anticorpi per combattere la malattia nazionalista? Il film si addentra in modo discreto in queste tematiche, riuscendo anche ad entrare nelle coscienze dei protagonisti. Solo per il suo estremo rigore morale vale la pena di vedere il film. Sotto il piano prettamente ciematografico, invece siamo di fronte ad una delle prove meno avvincenti del regista britannico.


Curiosità: Il film è stato presentato al Festival di Venezia 2018

La frase:  "Oggi voi morirete, liberali, marxisti e membri delle elite"

Il dialogo: "Questo è un progetto contro di lei, non contro la Norvegia" -"Ne è così sicuro?"

Consigliato a: chi ha amato Bowling a Columbine


Cosa funziona:  Il rigore morale della vicenda


Cosa non funziona:  I flashback fulminei


Trama scherzosa in poche parole: Breivik film sull'uccidere

Pathos:

Interpretazione:

Erotismo

Divertimento

Impegno

Regia

Sceneggiatura

Soggetto

Colonna sonora


Voto: 1/2 (CEEX)
Voto: 5,8 su 10 (CEEX)
Voto: 6,0 su 10 (metacritica) 9 voti su 9  Qui i migliori film 2010-2019

Tematiche e ambientazione del film:
Anni: 2010-2014 L: Oslo L: Svalbard Norvegia P: Anders Breivik Temi: Attentati politici Temi: Neonazismo Temi: Norvegia Temi: Processi giudiziari Temi: Stragi Temi: Terrorismo

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